Un vigile del fuoco della Florida, che spesso salva vite in situazioni critiche, ha avuto un’esperienza unica quando ha adottato una dolce neonata da una baby box.
Una notte alle 2 del mattino, ha sentito suonare l’allarme alla sua stazione, segnalando che qualcuno aveva lasciato un bambino nella baby box del Safe Haven.
Sebbene i falsi allarmi fossero comuni, questa volta si è sorpreso nel trovare una piccola bambina di nome Zoey, che teneva tranquillamente una bottiglia e lo guardava.
Hanno subito stretto un legame, e lui ha pensato di aver scoperto qualcuno di speciale.
Questa esperienza ha stimolato il pensiero dell’adozione per questo vigile del fuoco e sua moglie, che avevano lottato per anni per concepire.
Dopo aver portato la neonata in ospedale, ha scritto una nota agli amministratori esprimendo la loro volontà di adottare.
Era preoccupato, ma ottimista, temendo che il messaggio potesse essere smarrito e che Zoey venisse portata via.
Tuttavia, pochi giorni dopo Zoey era al sicuro e in ottima salute nella loro casa, e ufficialmente è diventata loro figlia ad aprile.
Il vigile del fuoco crede di averla trovata per intervento divino.
Ha condiviso la sua storia, sperando che la madre biologica della bambina la vedesse e trovasse conforto nel sapere che la sua bambina è amata e ben curata.
Safe Haven, l’organizzazione dietro le baby box, ha ricevuto 31 neonati consegnati in 148 box in tutto il paese.
Monica Kelsey, fondatrice del programma, ha espresso gratitudine alla madre anonima che ha scelto di lasciare la sua bambina in un luogo sicuro.
Il vigile del fuoco e sua moglie volevano che la madre biologica sapesse che la sua bambina è al sicuro e amata oltre le parole.
Era stata una difficile battaglia per loro cercare di avere un figlio, ma trovare Zoey è sembrato un dono di una forza superiore.
L’adozione della bambina da parte del vigile del fuoco non solo ha portato gioia nella loro vita,
ma ha anche attirato l’attenzione sulla necessità del programma Safe Haven Baby Box, che offre una soluzione sicura per i genitori in difficoltà.